pezzi di QD
 
progetto QD <progettoqd@gmail.com> 13 aprile 2011 16:28
A: progettoqd@gmail.com, marivitrovato@gmail.com, Giuseppe D'Alia <peppedalia82@gmail.com>,
guadalupi.daniele@gmail.com, mrz.esposito@gmail.com, gabbroll@gmail.com, Roberto Apa
<aparoberto@gmail.com>, claudia ferri <ferricla@hotmail.com>, FIlippo Brancoli Pantera
<filippobrancoli@gmail.com>, Anna Positano <posianna81@gmail.com>, anael.b@libero.it,
alessandrosambini@hotmail.com, elena.givone@gmail.com, tommasoperfetti@gmail.com, marcello mariana
<marcello.mariana@gmail.com>, emanuela.ascari@gmail.com
Ciao a tutti, una mail un pò lunga... ma ci sono delle cose da mettere a registro, mancano pochi pezzi...
sentitevi liberi affrontarli come volete (o anche non affrontarli).
Forse qualcuno ha già visto, finalmente il blog sta prendendo una forma un pò più completa e definitiva.
Che ne pensate? cose che vanno, cose che non vanno. Chiacchierando con qualcuno sono venute fuori
un pò di cose che sarebbe bello discutere un pò tutti. Il modo più semplice per farlo sarebbe quello di
usare la mail, scrivendo e rispondendo a tutti in mail collettive, tipo questa. Ad esempio, una parte
importante del blog (e del progetto) è quella del diario, che accompagna le immagini, ne approfondisce la
visione e anche racconta quello che sta dietro a QD. Dateci, se avete voglia e tempo, un occhiata e
vedete se funziona. Queste mail che ci scambiamo verrano poi caricate lì, non tutte, alcune, in modo
anche un pò casuale.
Altra piccola questione su cui dire oguno la propria, l'ordine di pibblicazione di foto e testi del diario. Ora è
cronologico, ripercorre l'ordine di pubblicazione e i discorsi che si stanno creando. Al contrario,
pubblicando prima le più nuove non si dovrebbe navigare troppo la pagina a meno di non voler ripercorre
tutte le immagini o i testi e cambierebbe spesso la prima rendendo l'impatto col blog sempre diverso.
E ora vi incollo uno scambio con Marcello:
//////////////////////////////////////
Ciao Tommaso,
una considerazione io ce l'ho da esprimere: non capisco quando dici che bisogna osservare il lavoro degli
altri prima di scegliere cosa caricare. Che senso ha? Serve a rendere la cosa omogenea? Coerente? Ma
perché? Ognuno dovrebbe concentrarsi sul proprio di QD.
Se i punti di contatto (o di divergenza) ci sono, lo si vedrà man mano che il lavoro prosegue.
Io sono dell'idea che ognuno deve sentirsi libero di seguire la strada che ha scelto (o che gli è capitata)
nel portare avanti questo progetto.
Senza polemica, eh, solo per discutere!
A risentirci
Marcello
Marcello, ciao, al volo, ma poi penserò meglio e troveremo certo un modo di condividere con tutti. Certo,
anche io credo che ognuno debba lavorare sul proprio, ma un tipo di progetto come questo secondo me
funziona meglio se chi ne fa parte si mette anche un pò (ma davvero un minimo, giusto uno sguardo
magari) a disposizione del progetto, della sua idea e delle idee degli altri. Che da questa comunione di
intenzioni potrebbe venire qualcosa in più di un insieme di progetti autonomi e anche potrebbe esserne
più ricca la lettura. E non credo che poi significhi stravolgere le propie intenzioni, che poi, almeno per me,
sono di una materia davvero elastica. Un bosco o la parete di metallo della metropolitana non sono per
niente in conflitto e io, magari, se non avessi visto il tuo bosco non l'avrei caricata. Senza polemica,
parole in libertà. Se sei convinto che per la tua visione di questo lavoro sia meglio concentrarti sul tuo,
non c'è assolutamente problema. Anzi. La mia è un opinione. E il tuo è sicuramente un valido approccio.
Gmail - pezzi di QD https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=9bd17414f5&view=...
1 di 23 07/06/11 12.10
E' molto bello confrontarsi, fa bene.
A presto, Tommaso
Chiaro. Se ho capito bene non si parla di ricercare l'assonanza stilistica, ma di trovare dei punti di
contatto; il che permette di mantenere una certa libertà...
Ho capito.
Ci sentiamo presto e grazie
Marcello
/////////////////////////////////////////
Ecco. Ciao
 
Giuseppe D'Alia <peppedalia82@gmail.com> 13 aprile 2011 17:35
A: progetto QD <progettoqd@gmail.com>
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Ciao Tommaso, ciao ragazzi!
Sono molto contento di questo blog, è uno spazio ricco di possibilità e, neanche un mese dopo la sua
pubblicazione, è già definito molto bene nei suoi elementi costitutivi. insomma lo spirito di tutti noi mi
sembra giusto e non può che migliorare!
Scorrendo la pagina del diario penso che la visualizzazione "nativa" delle mail è interessante, almeno in
questa prima fase di costruzione di relazioni e intenti, ma forse, col tempo si rischia che questo spazio
diventi un pò troppo confuso, nel senso che riportare anche la parte di mittente-destinatario e il resto, può
scoraggiare i visitatori...forse sarebbe meglio che ognuno di noi comunichi a te Tommaso quello che si
vuole pubblicare nel diario. oppure trasformare questa sezione del sito nel classico blog con utenti iscritti,
followers e possibilità di commentare. Non so cosa possa essere veramente utile, ma a prima vista
questa prima soluzione con le mail la trovo ridondante. Voi che ne pensate?
Ad ogni modo, c'è tutto il tempo per rendere questo spazio web molto intrigante e, nel desiderio di tutti di
raccontare la propria geografia, è certo che si creeranno traiettorie inaspettate, percorsi da scoprire, linee
che attraverseranno le campagne, le periferie e le persone di questo strano strano paese.
In attesa di una vostra risposta, vi auguro una primavera ricca di sorprese!
un abbracio
Giuseppe da Catania (con tanto sole :-P)

emanuela ascari <emanuela.ascari@gmail.com> 13 aprile 2011 18:56
A: Giuseppe D'Alia <peppedalia82@gmail.com>
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Ciao a tutti!
cito dal Diario:
//
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2 di 23 07/06/11 12.10
Il giorno 15 marzo 2011 02:23, elena givone <info@elenagivone.com> ha scritto:
Eccomi Tom, finalmente mi sono fermata a leggere con calma e pensare al manifesto.
Quello che scrivi è importante : UN PROGETTO COLLETTIVO E' UN PROGETTO, PIU' CHE UN
INSIEME DI PROGETTI.
//
Secondo me è questo un po' il senso del lavorare collettivamente. anche se però si può decidere mano a
mano che il lavoro si forma come procedere, o almeno io ho inteso così. penso anche non sarà difficile
che gli scatti di uno e dell'altro si relazionino via via, la fotografia arriva a un grado del linguaggio che
precede la scelta e a suo modo influenza. Ognuno reagirà allo sguardo dell'altro con il proprio,
contribuendo ad un progetto che si rafforza nelle affinità come nella diversità dei linguaggi.
Certo penso sia difficile non pensarlo come un proprio lavoro autonomo, perché magari in realtà lo è. ad
esempio io stavo già scattando delle fotografie per una serie sul paesaggio del distretto industriale dove
vivo e lavoro, tra l'altro con un mezzo insolito per me, il cellulare. poi è arrivato l'invito di Tommaso a
partecipare a questo progetto e l'ho trovata una buona occasione per proseguire in questo senso quello
che stavo facendo. perciò anch'io mi chiedo ancora cosa ne sarà.
A mio parere, essendo un progetto di indagine sul territorio è attorno al territorio che deve ruotare. un
diario del paesaggio che vediamo ogni giorno, in questo forse perdere un minimo il proprio "brand". più
che sulla forma della visione, le relazioni saranno a partire dal paesaggio di Roma, Milano, Napoli,
Catania, Andalo, Lucca...... con un approccio più documentario. ma magari invece si svilupperà tutt'altro.
Per quanto riguarda il Diario effettivamente penso anche io che diventi un po' confuso, non invogliando
alla lettura.. anche se l'idea mi piace e trovo sia importante per il progetto scambiarsi opinioni e
condividerle.
Per rispondere invece a Tommaso sulla sequenza delle immagini effettivamente caricandole all'inverso,
con in alto le più nuove sarebbe sicuramente più interessante soprattutto per l'utenza esterna al gruppo.
piuttosto che aprire il sito e vedere sempre la stessa immagine. mentre il diario in ordine cronologico.
forse aggiungere alle fotografie una minima indicazione di luogo e data? come appunto un diario?
buon lavoro a tutti!
a presto.
Emanuela Ascari

FIlippo Brancoli Pantera <filippobrancoli@gmail.com> 13 aprile 2011 19:19
A: emanuela ascari <emanuela.ascari@gmail.com>
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appoggio Emanuela,
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3 di 23 07/06/11 12.10
forse l'aggiunta di qualche elemento di testo alla foto puo' aiutare nel rendere le nostre idee piu' chiare a
noi e agli altri.
Nello spirito del progetto, credo che debba comunque essere una scelta soggettiva per ognuno di noi, io
la prossima volta credo che lo faro', o quantomeno ci pensero'.
Non ho voglia di rompervi troppo, ma il progetto per me sta assumendo una forma nel momento stesso in
cui lo porto avanti. Per cui cambia. Certo, avevo gia' pensato a un sacco di cose da fare, che
puntualmente, in parte, prendono strade diverse.
Per cui quello che io penso sia QD alla fine cambia spesso e andando avanti si definisce sempre di piu'.
La risposta che sto cercando segue queste domande: Qual e' il mio spazio esterno? Da cosa lo
riconosco? Come faccio a volte a capire che si tratta proprio del mio anche se sono in un luogo dove,
seppur vicino, non ero mai stato prima?
Ci sono delle caratteristiche che sono ricorrenti e che mi interessano, andando avanti verra' il momento di
scriverle compiutamente, per adesso stanno lentamente affiorando.
saluti a tutti,
Filippo.

Anna Positano <posianna81@gmail.com> 13 aprile 2011 19:30
A: FIlippo Brancoli Pantera <filippobrancoli@gmail.com>
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4 di 23 07/06/11 12.10
tommasoperfetti@gmail.com, marcello mariana <marcello.mariana@gmail.com>
uh, caspita! dibattito acceso! mi piace! anche io sono d'accordo con emanuela e anche col fatto di vedere
come i progetti si possono influenzare reciprocamente attraverso il work in progress. per me si tratta di un
esercizio molto utile per correggere il tiro di volta in volta.
sul diario: l'unica perplessità è avere gli indirizzi in chiaro, io preferirei che il mio rimanesse tra di noi e
basta... (privacy e vs i maledetti spammer). la forma dello scambio di idee in divenire secondo me è
efficace.
spero di aver riassunto il mio pensiero come si deve... a presto e grazie a tutti!
anna


claudia ferri <ferricla@hotmail.com> 14 aprile 2011 11:22
A: emanuela.ascari@gmail.com, peppedalia82@gmail.com
Cc: QD <progettoqd@gmail.com>, marivitrovato@gmail.com, guadalupi.daniele@gmail.com,
mrz.esposito@gmail.com, gabbroll@gmail.com, roberto apa <aparoberto@gmail.com>,
filippobrancoli@gmail.com, posianna81@gmail.com, anael.b@libero.it, alessandrosambini@hotmail.com,
elena.givone@gmail.com, tommaso perfetti <tommasoperfetti@gmail.com>, marcello.mariana@gmail.com
Ciao
d'accordissimo con Giuseppe e perfettamente in sintonia con Emanuela in questa frase "penso anche non
sarà difficile che gli scatti di uno e dell'altro si relazionino via via, la fotografia arriva a un grado del
linguaggio che precede la scelta e a suo modo influenza".
Per la visione delle immagini sono d'accordo nel mettere le nuove sempre all'inizio, un po' per gli utenti
esterni , ma soprattutto per noi (che ci stiamo spesso per vedere le nuove immagini caricate di tutti) visto
che con il procedere del tempo il blog si arricchirà sempre piu' di immagini sequenziali e scorrerle tutte
ogni volta sarebbe un pò estenuante...
Per la rintracciabilità invece all'inizio son rimasta anche io un po' confusa, ovvero vedere le foto e non
capirne l'origine e l'artefice non mi convinceva tanto, preferivo a quel punto la primissima versione dove
ogni immagine riportava la provenienza, poi però mi sono accorta dell'opzione cliccaggio città in cui ti si
aprono le immagini e l'autore. Penso dunque non servi piu' apporre la provenienza dello scatto nella
pagina principale del blog. no?
Infine rimango titubante sulla voce del "diario" dove a questo punto pubblicherei in maniera anonima (o
quanto meno senza indirizzi @) pensieri personali che abbracciano, raccolgono le riflessioni che vengon
fuori da questo bel cammino che prende forma ogni QD, inviate precedentemente via @ a Tom per la
pubblicazione sul blog stesso.
Tipo il primo di Tommaso e le domande che si pone Filippo (che mi hanno posto in ulteriore discussione
d'approccio al lavoro...ottimo)
Per il resto penso che il dialogare tra di noi sia molto importante, dunque io rimango per questa forma
SPAM di mail.
p.s. notizie da Roma e Latina??...giusto perchè oltre a Tommaso sono gli unici 2 fotografi del collettivo
che conosco.
a presto
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5 di 23 07/06/11 12.10
saluti dalla ridente cittadina dell'adriatico abruzzese
Claudia

Date: Wed, 13 Apr 2011 18:56:13 +0200
Subject: Re: pezzi di QD
From: emanuela.ascari@gmail.com
To: peppedalia82@gmail.com
CC: progettoqd@gmail.com; marivitrovato@gmail.com; guadalupi.daniele@gmail.com;
mrz.esposito@gmail.com; gabbroll@gmail.com; aparoberto@gmail.com; ferricla@hotmail.com;
filippobrancoli@gmail.com; posianna81@gmail.com; anael.b@libero.it; alessandrosambini@hotmail.com;
elena.givone@gmail.com; tommasoperfetti@gmail.com; marcello.mariana@gmail.com
[Testo tra virgolette nascosto]
Giuseppe D'Alia <peppedalia82@gmail.com> 14 aprile 2011 15:16
A: claudia ferri <ferricla@hotmail.com>
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Sono d'accordo sulla sequenza di foto che parte dalle più recenti ed è giusto che qualcuno possa ritenere
rischioso pubblicare l'indirizzo di posta. Anzi direi che può essere una forma preventiva per evitare spam.
Sono a favore della forma di un progetto collettivo, è geograficamente naturale pensarla in questo modo,
altrimenti non saremmo qui a lanciarci proposte e a condividere fotografie scattate da nord a sud...Ma non
abbiamo contatti da Napoli fino a Reggio Calabria, qualcuno di voi conosce qualche fotografo interessato
di quelle parti? A presto ciao :-)
Giuseppe

tommaso <tommasoperfetti@gmail.com> 15 aprile 2011 12:32
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Ragazzi, ho letto con attenzione le vostre mail, è molto bello, non ho parole. Ora mi metto un attimo a
tentare di organizzare le cose secondo quello che credo sia emerso.
Una cosa, il blog ora ha la forma che ha perchè è un tentativo, non c'è niente di definitivo, ogni cosa è un
ipotesi, modificabile e messa a disposizione per le considerazioni di tutti. Non c'è stata un'intenzione
specifica, ad esempio, nella visualizzazione dei nostri indirizzi mail, è stato solo il sistema più rapido per
abbozzare a una struttura ipotetica di diario, copia e incolla dei nostri scambi.
Farei, in concreto, queste tre cose, cercando di interpretare quello che scrivete (io sono d'accordo su
tutto): modificare l'ordine di visualizzazione delle immagini, mettere delle didascalie, cambiare la struttura
del diario.
Per le didascalie, mandatemele per le immagini che abbiamo già caricato, luogo, titolo. Poi insieme alle
prossime fotografie.
Per il diario, creerò un blog nel blog in cui chiunque di noi può scrivere liberamente quello che vuole
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6 di 23 07/06/11 12.10
quando vuole. Appena riesco a organizzarlo vi mando le istruzioni per poterlo fare.
Ora non mi sento invece di fare delle considerazioni su quello che ho letto riguardo al senso, al modo di
affrontare questo progetto. Ho bisogno di un pò di tempo in più.
Spero di riuscire a convogliare in modo corretto le vostre parole in azioni.
E' bello che ci siano delle cose come questo progetto e che possano funzionare.
Ciao a tutti.

Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com> 16 aprile 2011 11:29
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ciao a tutti, per quanto mi riguarda credo che la parte del diario sia ottima così com'è.
di più. Forse sarebbe stato interessante che tu, tommaso, l'avessi tenuta nascosta fino all'ultimo.
Questo gesto (di pubblicazione coatta) per me è sufficientemente forte e politico da tramutare quei
messaggi in qualcosa di più di un diario di bordo.. è una traccia che evidenzia temi legati alla questione
del "cosa" fotografare, del "come", ad un livello diverso dal solito. Mostra come si muove un gruppo di
fotografi italiani nel decidere COSA dev'essere fotografato, COME deve legarsi al resto. CHE tipo di
narrazione sottende al tutto? CHE tipo di foto SERVONO? Cosa serve a cosa?
La purezza di quanto si legge è garantita dal fatto che queste sono mail "personali", private. Il linguaggio
è più diretto e sincero.
Mi immagino un noto fotografo che ama fotografare paesaggi basculando e usando il fuoco selettivo
pedissequamente scrivere una lettera ad un suo amico e dire: "Beh, caro Marco, in fondo il problema è
che sono stanco di fotografare basculando... Mah si, hai ragione: basta con questo fuoco selettivo, con
questi modellini, lo so che li fotografo da dieci anni, ma come posso spiegarti? Oramai devo continuare
così, è una questione di mercato. Tu non lo sai ma ho già stipulato un contratto (a tavola si intenda) con
xxxx per produrre altri 20 pezzi ogni due mesi. Ma io neanche volevo fare il fotografo! E poi in fondo, se
sapessere che le foto le fai tu, e che io ci metto il mio nome, sai cosa salterebbe fuori? Meglio non dire..."
Al di la delle informazioni strettamente private contenute nelle mail di questo tipo, credo che in questo
momento sia interessante svelare le reali questioni che portano un fotografo o una classe di fotografi ad
armare l'otturatore verso qualcosa.
per il resto, credo anch'io che sia meglio mettere le foto più recenti all'inizio del blog. ok le città sulla
destra.
saluti


Date: Wed, 13 Apr 2011 19:30:48 +0200
Subject: Re: pezzi di QD
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uh, caspita! dibattito acceso! mi piace! anche io sono d'accordo con emanuela e anche col fatto di vedere
come i progetti si possono influenzare reciprocamente attraverso il work in progress. per me si tratta di un
esercizio molto utile per correggere il tiro di volta in volta.
sul diario: l'unica perplessità è avere gli indirizzi in chiaro, io preferirei che il mio rimanesse tra di noi e
basta... (privacy e vs i maledetti spammer). la forma dello scambio di idee in divenire secondo me è
efficace.
spero di aver riassunto il mio pensiero come si deve... a presto e grazie a tutti!
anna


progetto QD <progettoqd@gmail.com> 16 aprile 2011 19:22
A: Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com>
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anael.b@libero.it, elena.givone@gmail.com, tommasoperfetti@gmail.com, marcello.mariana@gmail.com
Uau Ale, col tuo discorso e la tua storia hai centrato. Sono anch'io dell'idea che un'azione un attimo più
radicale sia più incisiva e l'idea era quella. Sì, forse avrei potuto aspettare un attimo, non è stato però
semplice vincere la resistenza a diffondere parti di dialoghi tutto sommato intimi. Inoltre, i nostri discorsi
sono una parte del progetto che credo debba essere visibile da subito. Mi piacerebbe mantenere questa
modalità, mi piace il fatto che ci sia una regia, una posizione di qualcuno che sceglie cosa rendere
visibile, come nelle scelte di montaggio di un film documentario che porta uno sguardo su un aspetto della
progettazione che di solito rimane nascosta. Che è una storia che si sta svolgendo, con personaggi e
dialoghi. Che poi sia io non importa assolutamente, anzi sarebbe bello farlo tutti, magari a giro. Leggere,
selezionare e agganciare parti del racconto, chi vuole. Certo non tutto che se no diventa ingestibile e
illeggibile. Su questo pensiamoci.
Capisco anche, però, che una modalità più chiaramente organizzata per la lettura da parte di un pubblico
sia più semplice e diretta.
Non so, intanto organizzerò che si possa pubblicare liberamente quello che si vuole. Ma intanto io potrei
continuare a lavorare sul materiale che già c'è e che continua a generarsi, selezionandolo e caricandolo.
Se siamo tutti d'accordo e se non crea problemi il fatto che parole e facce di dialoghi a due siano rese
pubbliche. Forse potrebbe essere. Scrivete che ne pensate.
Intanto... lunedì è la scadenza per inviare la seconda immagine, per chi ancora non l'ha fatto. E da lunedì
18 la terza. Ciao

anael.b@libero.it <anael.b@libero.it> 17 aprile 2011 20:29
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9 di 23 07/06/11 12.10
Rispondi a: "anael.b@libero.it" <anael.b@libero.it>
A: progettoqd@gmail.com, Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com>
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Ciao a tutti,
mi unisco alla discussione.
Sono d’accordo anche io con Anna per togliere gli indirizzi di posta dal diario, con Claudia sulla soluzione
del postare le foto più recenti e con Emanuela sul fatto che la relazione conta e condiziona.
Aggiungerei da qualche parte una dicitura del tipo © gli autori per le immagini.
Sui materiali e il loro livello di pubblicazione ho sottoposto a Tommaso, qualche giorno fa,
un’osservazione, mi ripeto e la faccio presente qui a tutti voi.
Fotografie, manifesto e diario sono tre cose diverse, come è emerso.
Se le prime tengono in piedi il senso del progetto, il secondo rappresenta un documento pubblico, il
pensiero articolato degli autori di un gruppo, ciò a cui arrivano attraverso condivisioni, negoziazioni, anche
contrasti a volte; il terzo è uno strumento di servizio, "privato", come scrive Alessandro.
Finora ho letto il diario come una serie di appunti, alcune interessanti perché di contenuto, altre di mero
servizio (quale interesse può essere veicolato ad un eventuale pubblico?), appunti di un gruppo si sta
formando… di politico non vedo ancora nulla… certo ci sono opinioni, alcune forti e chiaramente
indirizzate, comunque non tutte condivisibili da tutti…
Qual è l’obiettivo della pubblicazione del diario?
Le fotografie da sole non bastano a raccontare cosa e come fotografiamo?
C’è la necessità di inserire nel lavoro fotografico parole in libertà?
Uno spazio per la discussione è utilissimo, sono di nuovo d’accordo con Anna, ma perché pubblicare un
documento privo di editing?
Comunque, se si decide che di parola abbiamo bisogno, credo sarebbe interessante allora un piccolo
sforzo per un documento frutto di una elaborazione comune. La presunta autenticità attraverso
l’esibizione del privato è un aspetto che personalmente, rispetto alla richiesta di scattare fotografie, non mi
interessa molto.
C’è una idea interessante espressa da Elena che potrebbe essere utile sviluppare: individuare parole/temi
chiave e da lì partire per ragionare.
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10 di 23 07/06/11 12.10
Grazie e buon lavoro a tutti
Benedetta

elena givone <info@elenagivone.com> 17 aprile 2011 21:45
A: "anael.b@libero.it" <anael.b@libero.it>
Cc: progettoqd@gmail.com, Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com>,
posianna81@gmail.com, filippobrancoli@gmail.com, emanuela.ascari@gmail.com,
peppedalia82@gmail.com, marivitrovato@gmail.com, guadalupi.daniele@gmail.com,
mrz.esposito@gmail.com, gabbroll@gmail.com, aparoberto@gmail.com, ferricla@hotmail.com,
tommasoperfetti@gmail.com, marcello.mariana@gmail.com
Ciao a tutti,
mi unisco finalmente al dibattito, malgrado in questi giorni sia poco presente....
vi copio la lettera che vi ho scritto mercoledì sera dl treno e la ultimo:
Come si elude dallo statuto QD è un PROGETTO COLLETTIVO PIù che UN INSIEME DI PROGETTI.
Con questa filosofia ho intrapreso quest’avventura, che mi sembra aver catturato noi tutti.
QD deve essere libera espressione, libertà stilistica, fuori dagli schemi e dai canoni stilistici di ognuno di
noi.
Deve finalmente darci la libertà di avere il coraggio di pubblicare foto diverse tra di loro, fatte con un
cellulare o con un dagherrotipo, o con entrambe, deve lasciarci liberi.
Ogni giorno dobbiamo sottostare agli schemi che ci imponiamo e che ci impongono, ed avere, in un certo
senso, timore di mostrare una foto anzichè un’altra; qui finalmente no.
Possiamo osare , sperimentare e non avere paura di essere giudicati.
Vorrei che questo spazio ci dia finalmente libertà, di pubblicare ciò che ci piace, che parla di noi e della
nostra città.
Le fotografie sono il nostro diario...a mio avviso...
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piuttosto, credo sia interessante la possibilità di dire qualcosa attraverso la fotografia, quindi dire ciò che
vogliamo sia pubblicato le volte che spediamo la foto.
In tal modo si pubblica foto, data e luogo e pensiero per chi vuole.
Ciò potrebbe suscitare interesse nello scattare le prossime foto agli altri.... chissà.
La mente è molto attiva sotto questo aspetto... quindi non mi preoccuperei di cosa viene fuori,
sicuramente sarà bello.
Non so se sia utile o meno essere tutti schedati, mi spiego meglio: non so se sia utile avere delle
sottocategorie con i nostri nomi, e a loro volta le foto che abbiamo scattato. Sarebbe molto più
interessante solo il nome della città.
In fondo è un diario, un progetto collettivo, e non siamo degli individui ma un collettivo.
Forse, per essere molto più liberi dobbiamo riuscire a staccarci dalla nostra individualità fotografica legata
al nostro nome e alla nostra cifra stilistica, credo che in questa fase sia molto più bello ed interessante
restare solo dei nomi di città.
Ma forse mi sbaglio... ed è molto meglio ammettere da subito che sappiamo anche fare "foto" diverse da
ciò che la gente normalmente si aspetta da noi....
questi sono pensieri liberi che mi vengono in mente in questo istante...
anche se come ho detto oggi a Tommaso, PANTA REI.... quindi dobbiamo solo lasciare che tutto scorra,
essere liberi, fotografare ed isprarsi dalle foto degli altri... dalle parole, soprattutto non porsi dei limiti...
io vedrei in questo momento il tutto molto più minimal: foto, città e statuto... poi col tempo aggiungerei...
ma se a tutti piace, lasciamolo così.
non è semplice dirigere un collettivo così vasto...
Io ho detto cosa ne penso...ma cambio idea molto facilmente!!!!
forse sono un po’ troppo naif...
ora ditemi voi... :-)))
ciao ciao
p.s. fino a dopo Pasqua non leggerò le vostre mail... baci a tutti!
Il giorno 17 aprile 2011 20:29, anael.b@libero.it <anael.b@libero.it> ha scritto:
elena

Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com> 18 aprile 2011 12:12
A: progettoqd@gmail.com
Ciao Tommaso. la foto l'ho scattata venerdì scorso ma la spedisco oggi per questioni logistiche.
Due parole sulla foto:
Giro due giorni per il Polesine cercando qualcosa da fotografare. Mi venivano in mento gli elefanti di
Sternfeld. Mi chiedevo che bestia avrei potuto trovare in Polesine di così grande rovesciata sulla strada
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ma mi accorsi che non avrei avuto molta fortuna. E poi stavo lavorando in maniera diversa. Bello sarebbe
trovare cose del genere, ma o ti prendi due mesi di tempo e scatti di continuo oppure in pochi giorni devi
andare con le idee chiare.
Non sapevo che di li a poco avrei incontrato una persona che scattava 38000 fotografie all'anno.
Insomma, dopo due giorni non ho trovato niente e sono partito con il treno in direzione di Milano. Ho visto
i campi di colza e ho pensato che forse, per legarmi alla foto scorsa, avrei potuto fotografare la colza.
Immagino quindi di fare una foto sfuocata tutta gialla fluorescente con un teleobiettivo cosicchè
l'immagine sia riempita di questo giallo e mi apposto al finestrino, abbasso la parte superiore, faccio due
prove con la macchina fotografica e attendo un campo.
L' imprevisto. Arriva un ragazzo che si siede nei sedile vicini ai miei. Non lo noto (io con la macchina in
mano attento aspettavo il campo di colza) fino a quando mi rivolge la parola: "Allora non sono l'unico ad
avere 'na macchina fotografica qua dentro!". Io mi giro e gli rispondo abbastanza sul chi va la, non sapevo
cosa volesse vendermi: "Eggià... Anche tu quindi..." "Si!" mi risponde entusiasta. Quel ragazzo aveva gli
occhiali che diventano scuri col sole e ritornano trasparenti con l'ombra. "Canon anche tu?" gli chiedo.
"Ovvio!" mi risponde sempre più entusiasta; subito apre il suo zaino estrae la macchina e mi mette in
mano un teleobiettivo 70-200 2.8 della Tamron. Io guardo prima l'obiettivo e poi lui, che è rimasto in piedi
di fronte a me sorridente più del normale. Entusiasta nel vedermi con quel tele in mano.
Mi illustra la sua vita, ho registrato tutto con il registratore, sai Tom, o forse non lo sai, ma io registro
sempre gli audio :) In sostanza, per riassumere e concludere, questa persona, che fotografa 38000
fotografie all'anno mi ha costretto a fotografargli l'occhio con il suo MACRO 100. Lui voleva mostrarmi
quanto andasse bene il macro. mi ha anche mostrato il suo lavoro sugli occhi (ha fotografato un milione di
occhi).
Ciò che mi ha colpito era l'assoluta convinzione di questo ragazzo che mi prendeva dalle mani la
macchina e mi metteva i suoi obiettivi e mi faceva scattare..
Insomma, la seconda foto di QD è un occhio. L'occhio di una persona che mi ha detto: fotografamelo!
Vedrai che bello! e non mi ha chiesto: "ti va?", mi ha messo in mano macchina e obiettivo e ha detto:
"Scatta!". imperativo.
ale
foto2.jpg
1720K


progetto QD <progettoqd@gmail.com> 18 aprile 2011 12:55
A: elena givone <info@elenagivone.com>
Cc: "anael.b@libero.it" <anael.b@libero.it>, Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com>,
posianna81@gmail.com, filippobrancoli@gmail.com, emanuela.ascari@gmail.com,
peppedalia82@gmail.com, marivitrovato@gmail.com, guadalupi.daniele@gmail.com,
mrz.esposito@gmail.com, gabbroll@gmail.com, aparoberto@gmail.com, ferricla@hotmail.com,
tommasoperfetti@gmail.com, marcello.mariana@gmail.com
Ragazzi cari, allora, vi scrivo accovacciato nel mio bagnetto che non frequentavo da giorni. Sono in
rottura con Manuela, mia convivente da cinque anni. Questo è una nota del mio diario. Vi do un pezzo
della mia storia e che non centra nulla con le fotografie che scatto per QD. E' una cosa che sta
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nascosta. Io credo nel diario e credo che aprirsi a un racconto collettivo in cui la vita e la sua
osservazione si sfiorino sia molto significativo. E politico in quanto fatto per sè e per altri. Per ora non
conta tanto editare in modo impeccabile quello che stiamo facendo. Lasciamolo andare.
Sperimentiamo, facciamo tentativi e poi vediamo. Il mio spirito, e forse è il mio ruolo, credo sia di
sistemare le cose intanto che si sviluppano, in modo un pò casuale e senza intenzioni definitive. Non
sono troppo affezionato a nesuna delle forma che do alle parti di QD, lo faccio solo perchè permetta di
pensarcisi su. E anche perchè, come vi ho scritto, probabilmente il progetto verrà presentato da Matteo
Balduzzi prima dell'estate e nel frattempo, per chi ci darà uno sguardo, deve avere una forma,
appunto, presentabile e che lo spieghi un pò. Ora mi ripeto. Didascalie, mandatemele per le immagini
che abbiamo già caricato, luogo, titolo, poi insieme alle prossime fotografie. Intanto metterò i luoghi.
Diario, creerò un blog nel blog in cui chiunque di noi può scrivere liberamente quello che vuole quando
vuole, ma anche caricherò qualcosa del materiale che ho. © gli autori per le immagini, va bene, credo
che se anche solo uno di noi abbia questa necessità sia giusto farlo.
Metto un pò le cose in questa nuovo aspetto di QD e vediamo cosa scorre. Tommi
 

Alessandro Sambini <alessandrosambini@hotmail.com> 18 aprile 2011 13:02
A: progettoqd@gmail.com
tom. mi spiace per Manuela. se hai voglia di chiacchierare troviamoci.
una cosa sola, NON mettere il simbolo di copyright sulle mie.
d'accordo su tutto il resto.
Ale


Date: Mon, 18 Apr 2011 12:55:37 +0200
Subject: Re: Re: pezzi di QD
claudia ferri <ferricla@hotmail.com> 18 aprile 2011 15:47
A: QD <progettoqd@gmail.com>, info@elenagivone.com
Cc: anael.b@libero.it, alessandrosambini@hotmail.com, posianna81@gmail.com, filippobrancoli@gmail.com,
emanuela.ascari@gmail.com, peppedalia82@gmail.com, marivitrovato@gmail.com,
guadalupi.daniele@gmail.com, mrz.esposito@gmail.com, gabbroll@gmail.com, roberto apa
<aparoberto@gmail.com>, tommaso perfetti <tommasoperfetti@gmail.com>, marcello.mariana@gmail.com
Gmail - pezzi di QD https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=9bd17414f5&view=...
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Ciao a tutti.
Mi dispiace per te Tommi e la tua situazione di rottura..
Per quanto riguarda noi ed il progetto che ci lega tutto è molto bello e vivo.
Leggendo ogni mail fatico a prendere una una posizione salda, perchè bene o male mi trovo d'accordo
con ogni singola voce, dunque rimango in forma impalpabile, sospesa sugli eventuali pilastri dove questo
blog si dovrebbe reggere, ovviamente mi riferisco ai punti che riguardano il manifesto e il diario (che poi
non sono la stessa cosa?)
Personalmente io non sono una tifosa del pensiero sotto forma di parole, probabilmente perchè non sono
abile nella scrittura, ma a meno che non debba spiegare per necessità un lavoro fotografico, io preferisco
mantenermi sul linguaggio fotografico, privo di spiegazioni, tanto piu' dove il tema si ha e si sa. La mia
fotografia dovrebbe raccontare autonomamente. Ma probabilmente mi sbaglio.
Non so, potrei dire che trovo affascinante fotografare una brutta città, e Pescara lo è. Quindi? Andrebbe
messa solo questa frase? Una frase un po' vuota forse, priva di interesse...una frase semplice, ma
reale.Solo lei o tutta la mail?mm...non so, tentenno..poi per quanto riguarda le foto di skype l'idea mi
piace, ma trovo che ci sia un po' di disordine, probabilmente voluto?
vabè...intanto continuo a scattare.
un saluto pescarese
claudia 


emanuela ascari <emanuela.ascari@gmail.com> 06 maggio 2011 19:54
A: progetto QD <progettoqd@gmail.com>
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---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Rosi Martino <rosamartino@hotmail.it>
Date: 06 maggio 2011 13:41
Oggetto: FW: PASSAPAROLA IMPORTANTE
A:
From: asadeprada@hotmail.com
Subject: FW: PASSAPAROLA IMPORTANTE
Date: Fri, 6 May 2011 10:14:47 +0000
Francesco Furia
Servizi Informatici
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE
SAPIENZA Università di Roma
Via Eudossiana 18, 00184 Roma
T (+39) 06 44585083
F (+39) 06 44585094
C (+39) 3453611931
Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per
ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte
della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto
ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO
Gmail - pezzi di QD https://mail.google.com/mail/?ui=2&ik=9bd17414f5&view=...
20 di 23 07/06/11 12.10
RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione
dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati
a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno
quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a
tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di
intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res
publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che
calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui
invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima
di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo
non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.
Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il
referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

marcello mariana <marcello.mariana@gmail.com>
A: progetto QD <progettoqd@gmail.com>
Quarta foto: Bocchetta d'Inferno
Ciao!
Marcello